S' I' FOSSE FOCO, ARDEREI 'L MONDO


venerdì 23 gennaio 2009

Va bene, lo so, sono malata. Ho anche il certificato medico

Ma stasera c'è la cena strappalebudella / stramazzailfegatogiàall'antipasto con i Soliti Sospetti ed io vorrei proprio tanto andarci [tanto per non passare da quella che se la tira] e finirò i miei giorni in prigione.

Previsioni

Benché non del tutto completamente rimessa, alle 21.00 ora locale con:

impermeabile flasher,
capello Tenente Colombo
occhiale da sole mosca in notturna

andrò all'appuntamento-ritrovo partenza-smistamento macchine.
Ma astutamente e per non dare nell'occhio, vi giungerò solo percorrendo vie secondarie, sconosciute, impraticabili e buie.

[Quelle dove scopri sempre -ripeto: sempre-

abitare il collega cornuto/spia del [cazzo] capo,
che sta cercando l'accendino, ma non lo trova e l'unico passante sei tu.

E benché dall'apparenza non raccomandabile, egli chiederà:

Egli - Scusa hai da accendere?

Me – Sì.emrr [camuffando prontamente la voce]

Egli – Grazie

Me - Attento che la fiamma è un po' alta! Ehmrrgr [per condurlo su altri pensieri o allarmi involontari cervelletto-corpo-attenzione]

Ma la fiamma alta, illuminerà il mio viso.

Egli - Ma tu sei Melisenda L. quella malata? anche se c'erano tre -ripeto: tre - riunioni importanti.

[Che sfiga, proprio nei giorni di malattia.]

Me – No, ti sbagli. Hai un dieci euro? Faccio l'accattona [per depistare]

Egli – No. [i lucchesi a volte son più tirchi dei genovesi – mossa astuta, ma sbagliata]

Ancora Egli - Tu sei proprio lei!

Segue fuga, rapida, inseguita dalla risata diabolica di Egli.

Prolessi: l'indomani egli andrà dal capo e mi sputtanerà.
[Mentre io sarò a smaltire la sbornia bestemmiando, a giurare su mia nonna che non berrò più, mai più, altro che non sia acqua demineralizzata]

Ma la mia parola varrà quanto la sua (di egli) mi ripeterò, mantricamente:

Tra Me e Me - Ed io ho anche le tette, egli no, anche se non enormi, ma non è la quantità, bensì la qualità.

Mi ripeterò, mentre raggiungerò i Soliti Sospetti.

Intermezzo: smistamento macchine

Di norma non mi fanno guidare. Non tanto per l'andata, dice, quanto per il ritorno. Pare che io confonda ed inverta le corsie di marcia, ma solo al ritorno, ripeto: solo al ritorno.

Cena

Andremo in un posto dove ci sarà sempre -ripeto: sempre- qualcuno che non mi deve vedere.

[Esempio uno: tutti i colleghi stronzi che hanno organizzato una cena e ovviamente non mi hanno invitato, ma che confermeranno le accuse di Egli. Esempio due: tutto il parentado del capo a festeggiare il cuginetto che si è appena laureato e ci sarà anche il fotografo che fornirà prove schiaccianti contro di me.]

Io allora dovrò industriarmi per gonfiarmi le tette, una quarta/quinta, credo possa bastare.
[Invalidanti lo so, ma con tappo di sicurezza per gonfiarle-sgonfiarle ad uso e consumo.
Gonfie: capo;
sgonfie: guardarmi se le scarpe sono uguali;
gonfie: capo;
sgonfie: saltare sul tappeto elastico.]

Ritorno

Ci fermerà la pattuglia della polizia:

PP – Quella là dietro, nascosta nel bagagliaio. Non c'è bisogno nemmeno dell'etilometro! Anche se non guida, ma in che stato è? Scenda! Documenti!

[Mentre io con astuzia trafugherò il portafogli di uno dei Soliti Sospetti ignoti]

PP - Questa foto non convice.

Me - Era prima che mi rifacessi il look

PP - Oh davvero! E come ha fatto a farsi ricrescere tutti i capelli!

Me - Misteri tricotici. Le interessano?

PP - Ma è anche enormemente meno robusta.

Me - Enormemente lo so e mi sono anche rimpicciolita. Ma nella vita si cambia, lo sanno tutti.

PP - E si chiama Manlio?

Me - Sì, era prima dell'operazione.

Finale

Brunetta in prima pagina esultante, con le mani levate al cielo, in un misto tra Santo ed Esorcista, ripreso dal basso e con una luce aureolica tutt'attorno.

[Applauso di quasi tutti gli italiani.]

Mi strapperanno il contratto di lavoro e tutti i diplomi che ancora non ho appeso perché non ho uno studio idoneo e mi faranno le foto segnaletiche, che di profilo vengo anche male, che finiranno su internet e mi vedranno tutti e sarò costretta all'esilio finendo i miei giorni in una prigione brasiliana, dove altre prigioniere grosse grosse, nere, creole e anche no, non vorranno giocare a carte con me ed io guarderò il cielo dalle sbarre e penserò che forse sarebbe meglio se stasera IO STO a casa.

Finale aperto

Nel carcere brasiliano, c'è la wireless per il portatile senza protezione password?

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Me ne frego del sillogismo del giudizio.
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