S' I' FOSSE FOCO, ARDEREI 'L MONDO


mercoledì 29 dicembre 2010

Natale 2010

fotografia di una merdosa realtà contemporanea: il precariato. 
ho voglia della mia casa, affittata, andata a puttane, che chissà come sarà ora. non avere una vita forse, vite di scarto*, gesti quotidiani in attesa di quando tutto si risolverà. flebili legami, persone di passaggio, amicizie a tempo determinato.

il primo Natale di fagottino è passato, è venuto Babbo Natale con gli occhiali da sole. 
ho passato teneri momenti accanto agli ultimi attimi di nonna bis, cercando di darle serenità, nonostante il cuore pesto. ho imprecato poi, ho fumato una sigaretta ed ho abbracciato stretta stretta fagottino, annusandola come una bestiola.

mi manca il rifugio.

* Zigmunt Bauman

2 commenti:

desaparecida ha detto...

e se in una società liquido-moderna nn tutti i legami fossero così flebili come li si percepisce?

E se ci fosse qualcosa di più profondo...nn sarebbe ugualmente disarmante?

E se la difficoltà fosse più che altro quella di accettare che c'è altro?

Anche solo per questo spicchietto di pensiero utopico vale la pena fare gli auguri a chi si sente vicino in modo sui generis!

un baciotto alla piccola donna e alla grande donna!

Melisenda L. ha detto...

ciao desa!

sicuramente è disarmante come certi legami lontani da ogni logica o realtà siano estremamente sentiti, come ti possano riempire i pensieri ugualmente alle amicizie più tradizionali...

però qui, adesso, lontano da tutto, mi mancano anche proprio fisicamente le persone e le mie amiche, perse anche loro per motivi di lavoro in ogni dove italiano.

Me ne frego del sillogismo del giudizio.
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