S' I' FOSSE FOCO, ARDEREI 'L MONDO


lunedì 6 dicembre 2010



Dopo una tempesta di neve con fulmini e tuoni*, dice il proverbio, nevica sette volte: due le ha già fatte, ne mancano cinque.  Ci circonda una corolla di montagne completamente bianche, a volte avvolte da un cappuccio di nuvole tempestoso. Poi, per la maggior parte del tempo piove.
Capita così che si viva di più nel mondo dei sogni, ché la vita, nell'attesa, è sogno**.
Sogno di poter tornare a casa mia, affittata a una moldava, di poter scendere in cantina e riaprire scatoloni, anche quelli con gli addobbi di natale, perché quest'anno il natale con fagottino ha il sapore degli elfi e dei bastoncini zuccherati. 
Sogno di non avere il fermo amministrativo alla macchina, perché nel 2005 non ho pagato l'immondizia e tutta una serie di sfortunate coincidenze. Sogno che qualcuno rimanga vedovo ed una casa al mare.




* Rarissimo evento climatico
** Pedro Calderón de la Barca

2 commenti:

giardigno65 ha detto...

magari il vedovo tiene una soffitta vicino la spiaggia

Melisenda L. ha detto...

:)
...brutta bestia la pioggia, te ne fa pensare una più del diavolo!

Me ne frego del sillogismo del giudizio.
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