Agli occhi di oggi la vita in quel periodo potrebbe sembrare chiusa e noiosa; in realtà, pur cambiando abitudini e modi, i moti interiori sono rimasti sempre gli stessi, intatti nel tempo.
I moti dell'animo, si dice, i moti del cuore, e se oggi trovano una più diretta esplicazione nel reale, allora, pur identici nell'essenza, trovavano uno sfogo meno invasivo: gli avvenimenti segreti incontravano nei falsi pudori una splendida maschera a difendere vacui onori, ma concedere, forse, maggiore libertà di movimento.
Erano gli anni degli studi dell'arte e dell'antropologia, gli anni di un lungo appartamento attraversato da spettri, spettri benigni che servivano a giustificare qualche spostamento di oggetti e qualche malessere.
Nessun commento:
Posta un commento