Sulla ristrutturazione ed altre amenità esistenziali, dove le porte ovviamente sono solo una facciata.
A volte sono convinta che a me, come cura, ci vorrebbero i Depressivi, dei farmaci cioè che mi deprimano e mi rendano apatica, a tutto. Compreso: tutto.
Se avessi un Depressivo, ora rimarrei perfettamente indifferente a ciò che sto vivendo, vita quotidiana intendo, roba di tutti i giorni, come pomeriggi, cene, telefonate, lavoro, impegni, orologio e noia.
Rimarrei così perfettamente indifferente ed anche un po' obnubilata, da non avere quella fredda e chiara, nitida, esatta domanda del 'cazzo ci faccio, io, qui?'.
Qui: nella surreale esatta geometria dell'ordine.
Sono momenti terribili, sì. Così terribili e così incisivi, che poi devi svagarti, necessariamente, con qualcosa. Perché qualora, nella remota ipotesi, tu avessi il coraggio (o Divinità, non oso nemmeno immaginare). Un depressivo. O il ciclo mestruale. O qui:
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